Alle 13 il governo Meloni si riunirà per il primo vero Consiglio dei ministri. Sul tavolo ci saranno due temi principali: misure anti-Covid e riforma della Giustizia.
Sul caro energia si prenderanno le decisioni in un altro momento. “I costi delle bollette sono insostenibili, siamo al lavoro per aiutare famiglie e imprese” ha detto la premier Giorgia Meloni. I primi provvedimenti di questo Cdm riguarderanno le misure da prendere per un’altra eventuale ondata di Covid e la giustizia. Un decreto legge per mantenere l’ergastolo ostativo, considerato essenziale nel contrasto alla criminalità organizzata. Lo strumento evita la scarcerazione dei mafiosi che non collaborano con la giustizia. Il ministro Nordio si è mostrato contrario ma per la premier Meloni è essenziale.
Un altro tema in tema giustizia che verrà affrontato dal Cdm è il rinvio della Riforma Cartabia. Questo provvedimento vuole rispettare le scadenze del PNNR e consentire la necessaria organizzazione degli uffici giudiziari. Poi il Cdm toccherà il terzo punto in materia di salute. Il governo Meloni anticiperà al 1° novembre la cessazione dell’obbligo vaccinale per le professioni sanitarie.
Discontinuità sul Covid e riforme della Giustizia
Questo cambio di passo sulla questione del Covid arrivato tra i primi provvedimenti di questo governo è un forte segnale di discontinuità con il precedente governo relativamente alle misure anti-Covid che sono state adottate finora. L’obiettivo è «segnare un primo atto di discontinuità rispetto ai precedenti esecutivi” come ha precisato il ministro Schillaci.
Nel frattempo «Il governo è al lavoro per rafforzare le misure nazionali a sostegno di cittadini e attività” come conferma la presidente Meloni. A metà settimana dovrebbe arrivare il decreto bollette. La priorità della premier è «mettere un argine al caro energia e alla speculazione», anche diversificando le fonti e aumentando la produzione nazionale.